Cosa si nasconde nell’aria che respiriamo?

Cosa intendiamo per qualità dell’aria?

Da anni ormai si sente parlare di inquinamento atmosferico. Le cause sono: industrie, traffico, urbanizzazione e tutti quegli elementi che rilasciano nell’aria agenti fisici, chimici e biologici che modificano la naturale composizione dell’atmosfera terrestre.
Quando si sente parlare di qualità dell’aria ci si riferisce proprio a questo.

L’aumento di accumulo di agenti inquinanti è favorito anche da determinate condizioni meteorologiche quali carenza di precipitazioni e vento.

Per misurare la qualità dell’aria si usa il PM, ovvero il particolato atmosferico – costituito dalle polveri che si trovano sospese in aria. Il PM viene suddiviso in PM10- polveri sottili di diametro inferiori a 10 micron- e PM 2,5- polveri fini di diametro inferiore a 2,5 micron.

I valori di PM, decretati dal regolamento italiano ed europeo sull’ambiente, che non dovrebbero essere superati, sono: una media annuale del PM10 di 40 µg/m3; 35 giorni all’anno con media giornaliera di PM10 superiore 50 µg/m3 e una media annuale del PM2.5 di 20 µg/m3.

In Italia, nel corso del 2020, in 155 stazioni di monitoraggio su un totale di 545 si è superato il valore limite giornaliero, soprattutto per quanto riguarda le regioni del nord Italia.

“Noi siamo quello che respiriamo.”

– Æureka –

Inquinamento dell’aria e rischi per la salute

Le particelle di particolato atmosferico hanno dimensioni microscopiche. Riescono facilmente a depositarsi nelle cavità nasali, nella faringe e nella laringe causando secchezza, infiammazione ed effetti irritanti. Se vengono inalate possono anche andare a depositarsi nella trachea e nei bronchi causando asma, bronchite ed enfisema o possono aggravare queste malattie respiratorie croniche.

L’esposizione all’inquinamento atmosferico è stata anche associata in maniera lieve alla nascita, ad effetti sulla salute mentale, al diabete e ad altre malattie.

Il Ministero della Salute stima che circa una trentina di decessi all’anno siano riconducibili all’inquinamento atmosferico, in particolare al PM 2,5.

Provvedimenti presi per attenuare questo problema

Negli anni a livello internazionale sono stati conclusi vari accordi per la protezione dell’ambiente e conseguentemente per ridurre l’inquinamento dell’aria.

L’ultimo accordo concluso è quello di Parigi. Rappresenta il primo accordo universale e giuridicamente vincolante sui cambiamenti climatici, adottato alla conferenza di Parigi sul clima (COP21) , nel dicembre 2015.

Oltre a questo accordo, ci sono altre strade parallele da percorrere per attenuare il problema dell’inquinamento dell’aria. Tra queste troviamo:

  • Adottare fonti energetiche rinnovabili
  • Ridurre il numero di auto circolanti o in alternative adottare mezzi di trasporto per nulla o poco inquinanti (come auto elettriche o a idrogeno, bici e mezzi pubblici)
  • Riqualificare case ed edifici in modo tale che il loro consumo sia ridotto al minimo
  • Ridurre l’inquinamento prodotto dalle fabbriche e dall’agricoltura -particolarmente importante!

I nostri sanificatori Æris riportano l’aria interna dell’ambiente in cui sono inseriti, alle sue condizioni naturali, depurandola da tutti gli agenti inquinanti!